Insieme per crescere, scoprire, costruire futuro
- francesconatale
- 21 giu
- Tempo di lettura: 5 min

Si sono concluse le prime due settimane di percorsi laboratoriali avviati grazie ai bandi Fuori classe, Fuori dai banchi, Pnrr-Riuniamoci a scuola, Scuole aperte, Piano estate. Grazie ad una rete professionale di esperti costruita nel tempo, la nostra Cooperativa è riuscita anche quest’anno a offrire un ventaglio ricchissimo di attività. Sport, danza, arte, laboratori creativi ed esperienze educative stanno coinvolgendo centinaia di ragazze e ragazzi, offrendo occasioni preziose di crescita, scoperta e condivisione.
Una proposta ampia e qualificata, resa possibile dalla collaborazione con professionisti che condividono la nostra visione educativa: mettere al centro i giovani, il loro benessere e il loro potenziale.
I ragazzi di ben 4 istituti comprensivi (I.c. R. Poidomani, I.c. C. Amore, I.c. Santa Marta Ciaceri di Modica e I.c. E. Vittorini di Scicli) hanno potuto vivere vere e proprie esperienze di crescita, grazie ad una grande varietà di attività: dalla creazione di mandala realizzati con gli elementi della natura con cui i ragazzi hanno scoperto l’armonia del cerchio e il valore della condivisione, alla costruzione di puzzle 3D in legno, con cui hanno imparato, tra incastri e tentativi, che ogni piccolo pezzo ha un ruolo, proprio come nel gruppo.
Con i colori dei vari laboratori artistici, hanno dato forma a un prato fiorito che parla di espressione, fantasia e libertà, ma anche di identità e di emozioni perché la scelta di un colore, di un tratto, di un gesto rappresenta anche la voglia di esprimersi, di identificarsi e di raccontarsi; hanno scoperto la tecnica della pittura invisibile e, grazie a "effetti speciali" creativi, ogni disegno si è trasformato in qualcosa di unico e sorprendente. Un'esperienza che ha unito scoperta, manualità e stupore, facendo brillare la creatività di ognuno. Altri ragazzi, guidati da una pregiata artista modicana, hanno imparato a conoscere le tecniche pittoriche tradizionali, a collaborare riscoprendo l’arte come forma di dialogo con il territorio. Seguendo i bozzetti originali dell’artista, hanno imparato che decorare e abbellire le porte e le pareti della propria scuola significa prendersene cura, arricchirla di bellezza, perché ogni luogo può essere reso più bello e farlo insieme crea un valore aggiunto.
Con il laboratorio di danza hanno potuto fare un vero e proprio viaggio intorno al mondo! Con oltre 50 partecipanti, è stata un’esperienza straordinaria attraverso culture, movimenti e tradizioni: in India, i ragazzi si sono immersi nella grazia della danza Odissi, hanno praticato yoga e intonato antichi mantra; in Oceania, hanno danzato come guerrieri Maori e ondeggiato con la Hula hawaiana, in Africa, si sono lasciati guidare dall’energia della danza degli animali e dalle pulsazioni profonde delle danze aborigene. Un viaggio che si è concluso con uno spettacolo finale ricco di emozioni, colori e connessioni autentiche tra i partecipanti.
Attraverso i giochi cooperativi hanno compreso il valore del gruppo: vincono tutti o nessuno, conta ascoltarsi, capirsi, sincronizzarsi, costruire ponti tra individui, differenze, energie.
Il laboratorio di storytelling fotografico ispirato al “Libro dei quadrati”, ha permesso loro di scoprire i valori legati alla ricchezza della diversità e all’apertura al cambiamento. Ogni sequenza rappresenta un viaggio personale, ma condiviso e da quello sguardo comune nasce il racconto fatto di singole voci che creano un’opera corale.
Con palline e attrezzi da giocoleria, si sono allenati alla coordinazione, alla leggerezza, alla perseveranza, ma anche al fallimento, alla ripresa, all’errore, perché l’arte del tenere tutto in aria implica competenze non solo fisiche, ma anche emotive.
Con la scherma hanno imparato che non si tratta solo di competizione, ma è anche una sorta di danza e di incontro con l’altro dove più che scontrarsi ci si “misura” a vicenda.
Nel beachvolley e nel rugby hanno sperimentato l’importanza del gioco di squadra, della fiducia e della condivisione, il FairPlay, il senso delle regole e proprio nel gioco più “duro”, hanno trovato il valore più profondo: il rispetto dell’altro, sempre.
Con gli sport a mare hanno affrontato paure, la voglia di superare i propri limiti, scoprendo l’equilibrio e il coraggio di tuffarsi: non è solo un gesto atletico, è dire “posso farcela”, anche quando l’acqua fa paura.
E in tutto questo non è mancata l’occasione di poter vivere lo spazio, la relazione con l’altro, il tempo anche in maniera meno strutturata e più “libera” da regole e consegne perché anche questo rappresenta una condizione necessaria e fisiologica per la crescita complessiva dei ragazzi: i giochi in spiaggia, correre liberamente, scavare e dare forma alla sabbia, ridere per gli imprevisti o per una forma inattesa hanno permesso loro di connettersi con la natura e con i compagni senza bisogno di tecnologie.
E un importante contributo in questo senso è stato dato anche dalle escursioni educative: camminare nella natura non è solo muovere i piedi; è aprire gli occhi, allenare lo sguardo, stimolare il pensiero. è un modo per apprendere fuori dall’aula, ma dentro se stessi. Lontani dal rumore e dalla fretta, i ragazzi imparano a rallentare, a superare piccole sfide, ad adattarsi, ad allenare parti di sé sia corporee che più interne, cioè la resistenza fisica e la dimensione emotiva. In questo modo le difficoltà diventano strumenti di crescita e i passi che si fanno insieme restano impressi, anche dentro.










Inoltre grazie a Delicatessen e alla cucina di Al Velico anche il momento del pranzo è diventato un’esperienza di qualità e condivisione: pasti gustosi, sani e variati hanno accompagnato le giornate dei ragazzi, trasformando la tavola in un luogo di convivialità, dialogo e benessere.
Mangiare insieme non è solo nutrirsi: è stare insieme, conoscersi, prendersi una pausa autentica. Un grazie speciale a chi, ogni giorno, mette passione in tutto, anche nei piatti.
Un grazie speciale a Sandro Grimaldi e Giorgio Vindigni del Patapata per aver messo a disposizione i campetti di pallavolo. Grazie a loro, i ragazzi hanno potuto contare su uno spazio attrezzato e confortevole — un’opportunità preziosa che non va mai data per scontata.
Grazie di cuore a tutti i docenti e tutor che in queste due settimane hanno accompagnato i ragazzi in un’esperienza intensa e significativa.
Con passione, ascolto e presenza hanno saputo offrire una nuova immagine del “professore”, fuori dai banchi di scuola. Allo stesso tempo sono stati guide solide, capaci di sostenere, orientare e valorizzare ogni partecipante nel proprio percorso.
Ogni ragazzo è una storia che cresce: grazie a chi in questi giorni l’ha arricchita con curiosità, stimoli, passione, esempi costruttivi, “accendendo” domande senza dare solo risposte, aprendo strade senza imporre direzioni.
Grazie a Rosa Cerruto, Caterina Spadola, Alessandra Scifo, Adriano Colombo, Rossella Poidomani, Fabio Sammito, Antonio Gennuso, Elia Cicciarella, Arianna Birolini, Gianni saraceno, Stefano Pedriglieri, Daniele Chiaramida, Antonella Scollo, Mariolina Ruta, Giulia Treccosta, Simona Mirabella, Eleonora Cosentino, Marco Brugaletta, Annalisa Basso e Burly Power Academy.









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