Maninarte, il Pizzo di Modica prende vita

Maninarte è stato un bellissimo laboratorio di collaborazione e costruzione di relazioni. Gli atelier artistici e i tavoli creativi al belvedere partecipatissimi, tanta gente, un'atmosfera di festa e di coinvolgimento di un intero quartiere.

Ringraziamo Innocenzo Pluchino per averci coinvolto e aver condiviso con noi l'idea di dare nuova energia a un quartiere meraviglioso come quello del Pizzo. Innocenzo è stato il motore di questo evento, con il suo infaticabile lavoro e la sua capacità di tessere relazioni e mettere insieme realtà diverse.

Un immenso grazie va anche alla nostra socia Caterina Spadola che, supportata da Rosa Cerruto, ha creato l'evento artistico e ha dato vita a un percorso che ha generato bellezza suscitando stupore e meraviglia.

Grazie alle socie Claudia Gianchino, Marcella Gugliotta e Micaela Gennuso che hanno accolto i tantissimi bambini ai tavoli creativi tra fogli, colori, forbici e matite.

Grazie anche ai bambini dell'Istituto Comprensivo Carlo Amore - Piano Gesù per aver realizzato le farfalle che hanno volato lungo il percorso, grazie alla loro dirigente Giulia D'Urso.

È stata una manifestazione che ha messo insieme anime e visioni diverse, ma che avevano un unico obiettivo: far rivivere un quartiere, mettendo al centro i bambini ma anche chi questo quartiere lo vive tutti i giorni...il punto più alto di Modica, dove lo sguardo abbraccia tutta la nostra città. Singole persone, associazioni, realtà diverse si sono confrontate, hanno collaborato, si sono guardate negli occhi, hanno discusso e si sono confrontati anche con chi aveva posizioni diverse.

Speriamo attraverso queste immagini di trasmettere, a chi non è potuto esserci, il clima, la grande energia che si respirava e la bellezza di un quartiere che ha preso vita.

Con un pensiero sempre costante, anche grazie alle opere dei tanti artisti, ai bambini che non vedono volare le farfalle nei loro cieli.

Grazie a Jonida Xherri Loredana Amenta Antonella Floridia Enrico Russino Mario Lodato Elisa Corallo.